E' delle ultime ore la notizia che la SIAE sia andata a batter cassa presso i siti web che si occupano (anche) di cinema per riscuotere quanto ritiene che a lei spetti per la pubblicazione dei trailer dei film e booktrailer in quanto conterrebbero una colonna sonora protetta da diritto di autore.
Per maggiori dettagli invito a leggere il seguente articolo di Silvio Sosio su fantascienza.com: "Rimossi i video, fine dei trailer sul web?"
A fronte di richieste di spiegazioni, una risposta viene fornita da Stefania Ercolani, direttore dell'Ufficio Multimedialità della SIAE nel seguente articolo di Punto Informatico: "Trailer, le risposte della SIAE".
Interessante leggere la risposta alla domanda "Oltre ai trailer a quali contenuti si estende?".
Riporto pari pari: "La licenza Video on Demand riguarda tutti i contenuti video che contengono musica. Per i trailer, come soprattutto per i film interi, naturalmente il sito deve essere autorizzato dai produttori cinematografici o audiovisivi singolarmente considerati e quindi ottenere la licenza della SIAE che copre l'intero repertorio musicale. Per i film e la fiction deve essere inoltre corrisposto l'equo compenso dovuto agli autori dell'opera audiovisiva, regista, sceneggiatore, autore del soggetto e nel caso di film stranieri all'autore dell'adattamento".
Il primo periodo mi pare esplicativo: tutto ciò che contiene musica (e che supera una manciata di secondi) può essere oggetto di richiesta (retroattiva) di quattrini da parte di SIAE. Quindi, a maggior ragione, anche i video musicali o i video amatoriali in cui, ad esempio, si canta tutti insieme "La canzone del sole" (e spero che il solo citarne il titolo non ci comporti un esborso).
Non è ancora chiaro se questa imposizione vada ad affliggere unicamente le testate registrate o qualsiasi sito -anche amatoriale e privo di inserzioni pubblicitarie- o, eccoci a noi, qualsiasi blog.
E' notizia dell'ultima ora che YouTube garantisca che il materiale che mette a disposizione, anche embedded in un sito terzo, abbia già soddisfatto gli impegni con SIAE e sia pubblicabile senza nulla dovere. Versione di cui si attende una conferma dalla controparte.
E se il materiale sta su un qualsiasi altro sito?
Nell'attesa che si faccia chiarezza in questa tipica vicenda di latrocinio tutto italiano, vi proponiamo un esempio di video che riteniamo di poter pubblicare senza che nulla ci sia richiesto.
Buona visione.
Non c'è più religione.
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