domenica 29 gennaio 2012

Mylo Xyloto: A cold play

Un vago sentore l'avevo, avendo visto il video della banalissima "Every Teardrop Is A Waterfall", ma al primo ascolto "Mylo Xyloto" dei Coldplay è risultato altrettanto irritante di quanto lo fu il primo ascolto di "In This Light and on This Evening"  (2009) degli Editors.

Ma se la deriva synth degli Editors la si può intendere come una scelta per uscire da una classificazione che li faceva apparire semplicemente come degli Interpol inglesi (e, quindi, una ricerca di identità), la deriva ultrapop dei già sufficientemente pop Coldplay sembra rappresentare più una mancanza di idee che non una svolta.

Intendiamoci, però, su questa mia stroncatura: l'album è molto catchy, perfino molto meno irritante dopo qualche ascolto, ma rimane pur sempre, a mio parere, un bella caduta dopo il precedente "Viva la Vida" del 2008. E, questa volta, non basta neppure il lavoro sempre ineccepibile di Eno a salvare un prodotto che pare sbattere contro un muro di autocompiacimento senza altri sbocchi che non le vendite (cosa che può fare piacere agli autori ma che a me interessa molto meno).

L'ultima inevitabile sparata è sulla scelta di inserire il duetto con Rhianna nella playlist. Anche in questo caso dobbiamo intenderci, però: probabilmente Rhianna avrebbe fatto un figurone se fosse comparsa in un pezzo di un album dei Colplay che non suonasse come un pezzo di un disco di Rhianna finito per sbaglio in un album dei Coldplay. Chiaro, no? E pure i Coldplay avrebbero fatto una figura migliore se quel pezzo non fosse stato qua (vedi "Lukas"  su "Come to Life" di Natalie Imbruglia).

Però la copertina è proprio bella. :)

7 commenti:

  1. È senz'altro di un bel po' sotto il livello di viva la vida, ma rimane comunque in bell'album. E la copertina è Bella davvero.

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  2. Quegli stiticoni di Ondarock hanno dato un 7 pieno ma ciò non toglie che a me quest'album dica veramente poco.

    /f

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  3. i casi sono due:
    o quelli di ondarock sono dei venduti (il che è possibilissimo)
    o tu hai le orecchie di marmo

    XD

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  4. Anche Pitchfork molla un sette mentre Indie For Bunnies la pensa come me e Sentireascoltare non va piu' in la' di un cinque e mezzo.
    Direi che i giudizi sono decisamente controversi (ma per me rimane una delusione).

    /f

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  5. Lo so: ho le orecchie di legno. Comunque al primo ascolto sono rimasto deluso anch'io. Al punto che ho dimenticato per mesi l'album nei meandri di foobar.
    Quando, dopo molto tempo mi sono ricordato di quell'album deludente, mi sono detto: proviamo a riascoltarlo. E lì, con una buona dose di pazienza e umiltà, ho lasciato entrare le sonorità e ho accettato il mrssaggio musicale, frutto del lavoro e del pensiero di persone lontane. E devo dire che con gli ascolti ho rapidamente cambiato opinione. C'è un bel lavoro dietro e la ricerca di una continuità di sonorità rispetto ai precedenti lavori, pur trovando soluzioni nuove e a volte inattese.
    in questo senso mi è piaciuto.
    Orecchiabile. Gradevole. Legnabile. XD

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