giovedì 19 maggio 2011

I Dik Dik e Bowie persi nello spazio

A tredici anni non avevo ancora acquisito, musicalmente parlando, le mie idiosincrasie adolescenziali: insomma non ero ancora un accanito di rock inglese e ascoltavo quello che passavano le radio.
La fissa della fantascienza, però, era già cominciata e per quel motivo un brano mi piacque in modo particolare: mi riferisco a "Help me" dei Dik Dik.


Ora, i Dik Dik erano più che altro noti per "L'isola di Wight" e "Senza luce", tanto per fare due titoli a caso, rivisitazioni italiane di due pezzi stranieri ("Wight is Wight" di Michel Delpech il primo brano e "A Whiter Shade of Pale" dei Procol Harum il secondo).
In pratica erano dei coverizzatori ma il brano "spaziale" era originale, scritto appositamente per loro da Shel Shapiro e Andrea Lo Vecchio.

I Dik Dik vennero bruscamente ridimensionati quando poi cominciai a conoscere il rock britannico e quasi mi incazzai quando ascoltai la prima volta "Space Oddity" di David Bowie, qua nel filmato del '69 tratto dal film "Love You Till Tuesday".


Di fatto i Dik Dik avevano fatto praticamente una cover "implicita", tanto per non smentirsi.
Ora, non per farmi riprendere la mano dalle mie idiosincrasie giovanili, però mi pare che la differenza qualitativa tra i due brani sia indiscutibile e, inoltre, mentre il brano italiano indugia tipicamente sul sentimento ("Non hai mai conosciuto tuo padre, era un uomo importante, tesoro. E' quell'uomo vestito d'argento, è la voce che senti ogni tanto"), il brano di Bowie punta dritto al sense of wonder proprio della vecchia fantascienza ("Here am I floating round my tin can, far above the Moon. Planet Earth is blue and there's nothing I can do").
Bowie batte Dik Dik uno a zero.

Il mese scorso ho avuto occasione di assistere a un concerto dei Dik Dik a Desio: naturalmente hanno riproposto tutto il loro repertorio classico e noi, vecchi rimbecilliti, lì a canticchiare tutto quanto insieme a loro.
Non hanno però fatto "Help me" e, devo confessarlo, questa cosa mi ha fatto rimanere un po' male perché, nella mia testa scompensata, pensare ai Dik Dik significa soprattutto pensare a quel pezzo.
Peccato. 
E mi sa che, col crescere dell'età, sto pure diventando sentimentale.
Preoccupante?



7 commenti:

  1. Beh... anch'io mi sono incazzata quando ho sentito help me dei dik dik perchè mi era sembrata una patetica imitazione del brano di Bowie del quale ero già pazzamente innamorata . Ragazzina precoce !!!!
    Non sapevo però che Help me fosse di shel shapiro... i Rokes sono stati i miei primi idoli musicali da bambina e ancora adesso alcune canzoni le sento davvero volentieri: è la pioggia che va, che colpa abbiamo noi, lascia l'ultimo ballo per me... ve le ricordate ???

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  2. È la pioggia che va, e ritorna il sereno...
    Ma quanti anni hai, Laura??? ;)

    /f

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  3. Sul valore artistico e sul fenomeno commerciale non ci sono dubbi. Però ornai tendo a non buttare nel cesso a priori neanche i fenomeni commerciali (non tutti, si intende).

    Un pregio, almeno, l'hanno avuto (insieme ad altri) ed è stato quello di "importare" delle sonorità che hanno fatto capolino in mezzo al classico "melodico italiano". Insomma, un po' di pulizia alle orecchie.

    Poi, per quelli della mia generazione, c'è il lato sentimentale, l'amarcord che ti porta indietro nel tempo. Un valore puramente soggettivo e che, come tale, non ha valore per altri. :)

    /f

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  4. Fabio...Non lo sai? Ho 27 anni !!!
    Eppure è già da un po' che li ho compiuti !

    Ma se tu pensi che mia mamma comprava i 45 giri di Marc Bolan, vedi bene che non potevo venir su diversamente !

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  5. Lo so benissimo che hai 27 anni, Laura: siamo coetanei! ;)

    /f

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  6. scusate che cavolo centra ,musicalmente, space oddity con help me??? Sono totalmente diverse. Se parlate di testo hanno lo stesso argomento ma ci sono centinaia di canzoni che parlano della stessa cosa ( tradimenti, amore, aborti, galera ecc ecc ) ,senza contare che era un periodo in cui l'argomento andava molto di moda. Infatti Help me voleva essere una denuncia verso gli esperimenti spaziali , tanto che fu censurata per un po'. Entrambi i pezzi si sono ispirati al film "2001 odissea nello spazio"

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  7. p.s alcune cover dei dik dik sono meglio delle originali , sopratutto perche' all'epoca non si conosceva l'inglese ed era più piacevole l'ascolto nella propria lingua ( anche se con testi diversi)

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